ComposingBioethicalChoices - Fondazione Made in Cloister, Piazza Enrico De Nicola, 48 - Napoli
Mostra
in corso dal 11 febbraio al 11 maggio 2023
La Fondazione Made in Cloister in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, nell’ambito dell’edizione 2022-2023 di Progetto XXI presenta ComposingBioethicalChoices di Aljoscha. La mostra è la prima esposizione in Italia dell’artista ucraino-russo, residente a Dusseldorf e nato a Kiev nel 1972.
Comunicato stampa della Mostra ComposingBioethicalChoices
La Fondazione Made in Cloister in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, nell’ambito dell’edizione 2022-2023 di Progetto XXI presenta ComposingBioethicalChoices diAljoscha. La mostra è la prima esposizione in Italia dell’artista ucraino-russo,residente a Dusseldorf e nato a Kiev nel 1972,cheda oltre 20 anni persegue, attraverso le sue operefantastiche ed evanescenti, un suo personale concetto di bioismoche così definisce: Il bioismo o biofuturismo rappresenta il mio tentativo di creare nuove forme viventi e una nuova estetica della vita organica futura, un modo per sviluppare oggetti d'arte che esprimono le possibilità visive della biologia sintetica, uno sforzo per produrre arte basata su vitalità, molteplicità e complessità.
La mostra, fortemente voluta dalla Fondazione Made in Cloister, è frutto della residenza dell’artista a Napolied è realizzata attraverso il coinvolgimento della comunità di Porta Capuana, durante i tre mesi di apertura diventerà il cuore di attività creative e culturali per sensibilizzare la comunità sui temi della violenza e dei conflitti .
Tra questa attività vi sarà anche la presentazione del libro L’Assedio scritto da Andrea Nicastro, inviato del Corriere della Sera in Ucraina, che sarà in conversazione con Erri de Luca.
Il progetto espositivo sarà strutturato con tre diverse installazioni, una grande opera galleggiante biofuturistica collocata al di sotto dell’essiccatoio borbonico , cuore della Fondazione, l’opera sarà a sua volta composta da 80 sculture realizzate in acrilico, plastica e fibra di vetro.
Completeranno il progetto alcune sculture singole sopravvissute a vari interventi pubblici nonché una documentazione fotografica di recenti installazioni in differenti luoghi dell’Ucraina, scuole, chiese, piazze, che testimoniano il forte impegno dell’artista contro la guerra e la violenza generata dai conflitti.
La particolare visione di Aljoschalo porta a considerare ogni sua opera quasi come un essere vivente: l'atto artistico come senso pratico della nascita.
Creare e progettare biofatti estetici significa, infatti, per l’artista porsi sempre nuove domande sulla vita, trasformando e spostando l’etica attuale, antropocentrica e sociocentrica,in una nuova etica ampiamente biologica con l'idea del rispetto di qualsiasi organismo vivente, creato o anche solo immaginato.
La residenza di Aljoscha a Napoli nel quartiere di Porta Capuana, vitale e multietnico in cui vi è un confronto continuo di diverse culture,spesso carico di tensioni, e la missione di rigenerazione urbana di Made in Cloister hanno ispirato la poetica dell’artista dando vita ad un progetto di forte impatto visivo ed emozionale: “Il mio lavoro non riguarda solo la creazione di strani giocattoli alieni per il mio piacere, ma soprattutto la loro collocazione nel mondo reale e la possibilità per le persone di reagire ad essi, di giocarci, di scegliere la propria metamorfosi.”
La mostra è in collaborazione con il Museo Madre nell’ambito di Progetto XXI.
Informazioni utili per la visita
Orari: mercoledì, venerdì e sabato
dalle 11.00 alle 19.00.
Giovedì dalle 11.00 alle 22.00. Domenica
dalle ore 10.00 alle 14.00.
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Biglietti: intero: € 5.
Sito web: Made in Cloister |